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Co-sleeping: cos’è?

Co-sleeping cos’è? perché fa bene e quando smettere

Cos’è il co-sleeping, o condivisione del letto? E’ la pratica in cui i genitori dormono vicino ai loro bambini, spesso nello stesso letto o in una culla che si attacca al letto Next to me.

Questa pratica ha radici culturali profonde e, recentemente, è tornata in auge tra i genitori moderni grazie ai numerosi benefici segnalati sia per i bambini che per i genitori stessi.

Fattori da considerare sulla scelta del co-sleeping

Prima di decidere di adottare il co-sleeping, è essenziale considerare diversi fattori:

  • Sicurezza: La sicurezza è la priorità assoluta. Secondo l’American Academy of Pediatrics (AAP), è importante che il letto sia privo di cuscini, coperte pesanti e altri oggetti che potrebbero causare soffocamento. La posizione ideale del bambino per dormire è supina, sulla schiena, per ridurre il rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS).
  • Benefici emotivi: Molti genitori trovano che il co-sleeping rafforzi il legame emotivo con il loro bambino e faciliti l’allattamento notturno.
  • Routine familiare: Ogni famiglia ha una dinamica unica. Il co-sleeping deve adattarsi alla routine e alle esigenze di tutti i membri della famiglia.
  • Stile di vita: Considerare il proprio stile di vita e le proprie abitudini di sonno è essenziale. Ad esempio, se uno dei genitori ha il sonno agitato o assume farmaci che inducono il sonno, il co-sleeping potrebbe non essere la scelta migliore.

Co-sleeping: fino a che età?

Non esiste un’età prestabilita per smettere di praticare il co-sleeping; la decisione dipende dalle esigenze e dalle preferenze della famiglia.

Tuttavia, molti esperti consigliano di iniziare a pensare a una transizione quando il bambino mostra segnali di indipendenza o quando inizia a disturbare il sonno dei genitori.

Inoltre affermano che il co-sleeping può essere benefico nei primi mesi di vita, ma è cruciale osservare i segnali del bambino. Alcuni potrebbero essere pronti per la transizione al proprio letto già a 6 mesi, mentre altri potrebbero aver bisogno di più tempo.

Co-sleeping primario e co-sleeping secondario

Esistono due forme principali di co-sleeping: primario e secondario.

 Il co-sleeping primario implica la condivisione del letto in modo continuativo e regolare, richiede attenzione costante alla sicurezza del letto. Questo tipo di co-sleeping può facilitare l’allattamento notturno e creare un forte legame emotivo. Tuttavia, è essenziale prendere precauzioni per garantire la sicurezza del bambino.

Il co-sleeping secondario si verifica occasionalmente, spesso per affrontare particolari situazioni come malattie o incubi notturni. Può richiedere una preparazione meno rigorosa ma comunque attenta. Il bambino dorme in un lettino o in una culla vicina al letto dei genitori. Questa forma offre un compromesso tra la vicinanza al bambino e la sicurezza.

 Entrambe le pratiche possono offrire comfort emotivo sia al bambino che ai genitori, rafforzando il legame affettivo e facilitando l’allattamento notturno.

Suggerimenti e consigli utili per praticare il co-sleeping

Se si sceglie di praticare il co-sleeping, è fondamentale seguire alcune linee guida per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i membri della famiglia.

  1. Crea un ambiente sicuro: Usa un materasso rigido e rimuovi cuscini e coperte pesanti. Evita di condividere il letto se uno dei genitori ha assunto alcolici o farmaci che possono indurre sonnolenza.
  2. Monitora la temperatura: Assicurati che la stanza non sia troppo calda. Una temperatura compresa tra 16 e 20 gradi Celsius è ideale per il sonno del bambino.
  3. Posizionamento corretto: Metti il bambino a dormire sulla schiena e vicino al centro del letto, lontano dai bordi per evitare cadute.
  4. Co-sleeping a lungo termine: Se decidi di continuare il co-sleeping oltre il primo anno, valuta l’uso di un lettino accanto al letto matrimoniale per offrire al bambino uno spazio personale pur mantenendo la vicinanza.

Conclusione

Il co-sleeping può offrire numerosi benefici, tra cui un sonno più tranquillo per il bambino e un legame più forte con i genitori. Tuttavia, è essenziale seguire pratiche di sicurezza rigorose e prestare attenzione ai segnali di prontezza del bambino per la transizione al proprio letto. Ogni famiglia è unica, e la scelta di praticare il co-sleeping deve essere fatta considerando il benessere di tutti i membri.

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